Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada

Referente di zona: Ileana Casagrande

Sito web: http://www.vittimestrada.org/

L’Associazione italiana Familiari e Vittime della Strada  ha aperto la sua sede a  Lambrugo nel 2006.  In tutta Italia ci sono 100 sedi che hanno a  cuore la prevenzione di incidenti stradali con  opere di sensibilizzazione rivolte non soltanto  ai giovani.  Ogni giorno sentiamo alla tv e leggiamo  sui giornali di incidenti mortali soprattutto  fra motociclisti. Ogni anno, a seguito di tali  eventi, è come se scomparisse un intero  paese di 5000 abitanti e una popolazione  di 300.000 risulta invece quella dei feriti  gravi, con invalidità permanente e un’elevata  spesa a carico della ASL per spese mediche  e di riabilitazione. A ciò bisogna anche  aggiungere il danno biologico e morale.  Chi si trova in carrozzina, come me, è  costretto a combattere contro le barriere  architettoniche presenti in notevole quantità  negli uffici pubblici, lungo le strade e i  marciapiedi.  Onde evitare spiacevoli conseguenze, è  necessario che gli adulti rispettino le regole  basilari di sicurezza, soprattutto nei confronti  dei bambini, facendoli attraversare sulle  strisce pedonali, mettendo i piccoli negli  appositi seggiolini invece di tenerli in braccio,  oppure se sono grandicelli far loro mettere  le cinture di sicurezza. Anche gli stessi adulti  alla guida dovrebbero ridurre la velocità,  mettere sempre le cinture di sicurezza, non  usare il telefonino se sprovvisti di auricolare  e non guidare se consapevoli di avere bevuto  qualche bicchiere di troppo. Sono queste  semplici precauzioni che possono salvare la  vita!  Attraverso una campagna di sensibilizzazione  ci poniamo come nostro obiettivo il fermare  o ridurre le stragi stradali, andando anche  nelle scuole e in collaborazione con gli  insegnanti, la polizia stradale di Como e i  vigili, parlare alla popolazione e presentare il  video “Mettici la testa”.  Tra i nostri sogni, salute permettendo e  in collaborazione con nuovi volontari,  vi sarebbe il desiderio di fare mercatini,  maratone, camminate e manifestazioni anche  in collaborazione con le associazioni già  presenti sul territorio. Anche Lambrugo, come tanti altri comuni, è stato colpito dalla perdita  di persone care a seguito di incidenti stradali:  è per loro che noi combatteremo ancora  affinché cresca nelle persone un senso di  responsabilità e prudenza.  Concludo con delle frasi scritte da un  ragazzino delle medie e da un bimbo della  primaria durante uno dei nostri incontri di  sensibilizzazione. Sono frasi che mi hanno  colpito e fatto riflettere perché dettati da  cuori puri.

“Chi salva una vita, salva il mondo intero” 
“È meglio andare piano o piangere disperati su un  divano?” 


Voi cosa ne pensate?